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Chiara Menichetti racconta “L’incontro con il lupo”

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Che dire.. grazie!

 

Abito in Toscana. Sono cresciuta in campagna fra le colline dei comuni di Pontedera e Palaia. Conosco molto bene i nostri boschi.. le piante, i ” paeselli degli animali”, i cambiamenti di luce..i silenzi e i piccoli rumori del bosco. Ogni mattina porto i miei border collie, cani che lavorano per la ricerca di persone scomparse con Endas, in bosco a sgambare, sia per il loro benessere che per mantenere il loro allenamento.

Fin da bambina nella valle dell’ azienda del mio nonno ho conosciuto gli ” ibridi”.. ( ..dovuti in prevalenza al genio umano). Dall’ anno passato qui da noi sono tornati i lupi..e aumentati gli ibridi. 

Ogni mattina controllo le impronte e in base alle tracce lasciate cambio strada. Quando vi è presenza di lupi o ibridi questo aiuta molto. Osservare, conoscere, e essere consapevoli è un buon punto di partenza.

Fra i miei cani ci sono due femmine che mi hanno insegnato ancora di più. Osservando loro e conoscendo i loro comportamenti ho evitato l’ incontro diretto con gli ibridi e col lupo. 

Stella, ha sei anni adora il bosco.. ed è la capobranco. Baia è sua figlia ed ha un anno e qualche mese.  Mi è successo molte volte ma due sono gli episodi che mi preme raccontarvi .

L’ anno passato erano circa le cinque e mezza del pomeriggio i cani corrono davanti a me. Stella si blocca , chiude le orecchie, non alza il naso come quando fiuta altri animali, ma rimane con la testa dritta, parallela al terreno. Quaranta secondi forse. si gira spinge gli altri verso di me. Capisco che questo atteggiamento non è casuale. Lego i cani. Non avevo trovato tracce ed ero molto vicina alla strada bianca. Mi allontano. E mentre mi giro nel campo di erba medica passa lui.. non so se ibrido o lupo… Era distante. 

L’ altro episodio è di due giorni fa. Altro bosco vicino a casa. Ma anche lì ero vicino alla strada principale . Il vento era lieve e come sempre la sua percezione cambia a seconda di come si muove il cane.

Ho i cani davanti a me. Ci troviamo in un ampio spazio fra dei pini e al limitare davanti l’ inizio del bosco più fitto.

Stella libera sulla mia sinistra , il maschio e un’ altra femmina  a 50 metri davanti a me, la piccola Baia dietro. Baia inchioda le zampe..non si muove. La chiamo. Gli altri girellano. E lei ferma in posizione di chiusura. Mi vengono dei dubbi. Non ha mai fatto così. Chiamo Stella che corre,da me dalla sinistra, a pochi metri si ferma. Il suo naso abituato a lavorare con i coni di odore ha intercettato l’ odore. Si blocca accanto alla figlia. Metto il guinzaglio a tutti i cani e mi allontano e mi fermo sul limitare della strada asfaltata. Eccolo.. questa volta è il lupo. Passa fra il prato e l’ inizio del bosco e si dirige nella macchia.

Che dire.. grazie.

Perché i miei cani mi hanno insegnato il silenzio e l’ osservazione , grazie perché la fatica di costruire con loro il nostro rapporto fatto anche di richiami certi mi permette di stupirmi davanti al loro sapere e spesso della piccolezza umana.


Chiara Menichetti
operatrice di etologia relazionale
operatrice psicopedagogica
mediatore familiare
ideatrice del metodo di lavoro mediazione a specchio con animali e natura