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Dai Pet & Breakfast ai massaggi canini: norme e novità per vacanze a quattro zampe

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Buone notizie dal mondo delle pet-holidays: il muro dei no a cani, gatti & co. inizia a sgretolarsi e le porte di molte strutture vacanziere si stanno aprendo. Con tanto di safe-kit Covid e benvenuto dedicato

Durante il periodo di lockdown milioni di persone non potendo uscire, si sono rese ancora più conto di quanto la compagnia di un animale domestico sia fondamentale. Come fedeli compagni di vita, hanno dato il loro sostegno e permesso le poche uscite del periodo.

Ora, con l’arrivo della bella stagione, non ci si vuole più separarne, nemmeno in vacanza. Infatti, secondo un recente studio pubblicato da Pet Business World su dati della compagnia di viaggi dog-friendly PetsPyjamas, le prenotazioni di questo genere di vacanze hanno registrato a maggio 2020 una crescita del 41 per cento, tendenza crescente anche in Italia, dato che secondo Coldiretti già nel 2019 due italiani su 5 sono partiti con il proprio animale, grazie ad un aumento dell’ospitalità “a misura di animale” diffusa lungo tutta la Penisola.

Ma si fa presto a dire hotel pet-friendly. Per accattivarsi la simpatia degli animali e soprattutto dei loro padroni non bastano targhette o frasi di welcome, occorre sostanza. Soprattutto perché è una fetta di turismo che sta crescendo e quello che era un mercato di nicchia sta allargandosi molto. Secondo un rapporto dell’Associazione nazionale delle imprese per l’alimentazione e la cura degli animali (Rapporto: Assalco-Zoomark 2019) nelle famiglie italiane vivono oltre 60 milioni tra cani, gatti, criceti, uccelli, roditori, pesci e rettili e nel 40 per cento dei casi hanno due o più animali.

Hotel Tonight, società che offre prenotazioni last minute, stima che tra i suoi iscritti il 49,7 per cento di alberghi, b&b e simili strutture sia disponibile ad accogliere turisti con animali da compagnia. La media supera quella degli Stati Uniti, considerati pionieri dei viaggi pet-friendly. Un dato più confortante emerge da un sondaggio di Booking che segnala oltre 67 mila strutture a misura di cani e gatti, il 57 per cento del totale, al di sopra della media di paesi come la Svizzera (52,4 per cento) o la Germania (52,3 per cento).

Ma cosa bisogna fare per far sì che un hotel o qualunque altra struttura ricettiva sia davvero pet-friendly? “Serve la certificazione. Quella assegnata da Welcome dog service, progetto garantito F.C.C. (Formatore Cinofilo Certificato) nato due anni fa per offrire documenti e regole affidabili circa l’accoglienza di persone con cani a seguito (negozi, centri commerciali, bar, ristoranti, alberghi, residence, b&b, case vacanze, spiagge)”, spiega Antiniska Carrazza responsabile del progetto.

“Nelle strutture certificate tanto i cani quanto i padroni possono trovare tutto ciò necessitano per un’accoglienza a 4 zampe: ciotola, kit di primo soccorso, ganci per tenere il proprio cane, informazioni utili su centri veterinari, toelette e altre aree dog friendly più vicine”. Ogni struttura che riceve la certificazione viene inserita poi nell’elenco delle strutture “dog friendly” per incentivare il turismo e l’accoglienza di persone o famiglie accompagnate dai propri amici “pelosi”.

E stanno anche nascendo  “le città a misura di fido che offrono servizi gratuiti ai cittadini con cane come gli erogatori per sacchetti igienici, le ciotoline usa & getta, i ganci per legare il cane in sicurezza davanti agli esercizi commerciali: il primo comune qualificato dog-friendly d’Italia è Civitavecchia (dal 2018), seguito da Civitanova Marche di fresca nomina e si sta avviando un interessante progetto su Roma.

In viaggio è importante anche tutelare la salute degli amici a 4 zampe che possono farsi male o non sentirsi a bene e dunque l’assistenza veterinaria diventa indispensabile: il 60 per cento delle pet-family italiane ritiene fondamentale la possibilità di poter contare sull’assistenza veterinaria e, se possibile, su richiesta anche il dog-sitter o l’addestratore. Servizi che a cui si possono aggiungere una serie di optional esclusivi tipo piscine o spiagge riservate, massaggi e toelettatura, itinerari trekking, guide ed escursioni a tema. Ma quali sono i pericoli in cui potrebbero incorrere?

“I cani da lavoro ed i cani sportivi sono da considerarsi animali “atleti” a tutti gli effetti e come tali sono facilmente predisposti ad infortuni. Soprattutto ai legamenti – spiegano la prof.ssa Liliana Carnevale e la prof.ssa Chiara Giudice del dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano – causati magari da passeggiate troppo lunghe, “salti in auto” o in barca violenti e anche corse in pericolo sulle scale. Oggi però le cure anche per gli animali sono sempre più innovative e rapide così da evitare di rovinarsi una vacanza: le ultime novità nei centri di fisioterapia veterinaria sono molte, dai tappeti rotanti con ozono-idroterapia associata, all’agopuntura e chiropratica fino al laser”.

Come quello “a 4 zampe” creato a Mectronic, leader nella produzione di tecarterapia per animali: “Da anni applichiamo le più moderne tecnologie sviluppandole specificatamente per i pet – spiega Ennio Aloisini, ad dell’azienda – come appunto la tecarterapia per animali (Doctor Tecar Plus Vet), il laser con lunghezze d’onda a misura di animale (iLux Plus Vet), le onde d’urto (Pulswave Vet), un vero toccasana in tutte le patologie che presentano dolore, infiammazione, edema, ferite e ulcere. Con particolare attenzione alle patologie di cani e gatti, creando protocolli personalizzabili in funzione della taglia, del colore e della lunghezza del pelo, dello stato della patologia e della dimensione dell’area da trattare”.

E nascono perfino i “pet&breakfast”. Come Cascina Crova di Antonella Cesareo a Moncalvo d’Asti che oltre a offrire servizi specifici a 2 e a 4 zampe, organizza incontri di consulenza etologica (consigli su adozioni, inserimento e piccoli problemi comportamentali del pet) e attività educative a 6 zampe nel verde coinvolgendo soprattutto i bambini. E gli animali da fattoria.

Anche negli alberghi stellati l’attenzione per gli animali domestici è decisamente cresciuta. Al Belmond Hotel Cipriani di Venezia ci sta perfino un coniglio (Tobia) ospite residente che gira indisturbato nei giardini Casanova.

“Vogliamo un sacco bene a tutti gli animali”, raccontano nel prestigioso albergo alla Giudecca che da sempre ospita star del cinema e artisti internazionali con cani e gatti e al seguito, “In camera allestiamo l’Angolo del cane felice con lettino, ciotola, biscotti di benvenuto e un collarino a forma di cravatta o di papillon, creato per loro per le serate più eleganti”, raccontano al Belmond Hotel Cipriani di Venezia. E c’è perfino il dog-menu stellato studiato dallo chef con l’aiuto del veterinario a base tartare di manzo e riso con pollo e verdure.

Stanze dedicate agli amici a quattro zampe per gli amanti delle vacanze termali è la policy pro-pet adottata all’Hotel Terme di Saturnia, nel cuore della Maremma toscana, in vista della riapertura di settembre. Qui l’amore per gli animali non ha limiti, tranne nella piscina termale dove non possono proprio tuffarsi. Su richiesta servizio dog-sitter mentre i padroni fanno idroterapia e massaggi.

Ma qualche albergo propone pure i massaggi canini. Al centro benessere del Belmond Hotel Splendido di Portofino la carta include massaggio svedese per cani di 25 minuti nel gazebo open air con vista sulla baia. Il costo? 45 euro. Inoltre è disponibile un taxi speciale per portali in giro e il room service che porta in camera giocattoli, ciotole, cuccia, sacchetti igienici e accappatoio personalizzabile col nome.