La registrazione dei cani nelle banche dati regionali, che confluiscono in quella nazionale, è un obbligo previsto da venticinque anni: dalla famosa legge numero 281 del 1991 (Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) e successivamente ribadito da ordinanze ministeriali.
Così come è obbligatorio (e fondamentale per tutelare il cane stesso, ad esempio, in caso di smarrimento) iscriverlo in anagrafe canina, altrettanto obbligatorio è cancellarlo quando purtroppo il nostro compagno a quattro zampe termina la sua vita terrena.
Le sanzioni per omessa denuncia di scomparsa, morte e/o trasferimento di proprietà sono anche pesanti: da 78 a 233euro. Le leggi che regolano l’anagrafe canina sono regionali e non sempre uniformi e la procedura burocratica per la cancellazione del proprio cane dall’anagrafe varia da Regione a Regione (e da Asl a Asl).
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