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I cani preferiscono le donne, lo dice la scienza

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I cani preferiscono le donne agli uomini, i motivi hanno base fisica, fisiologica, comportamentale e contestuale

Ci sono (molti) cani che amano gli umani e (molti) cani che li soffrono, alcuni tanto da essere apertamente ostili nei loro confronti.

Generalmente si pensa che quando i cani hanno problemi con gli umani dipenda da cattiva esperienza, particolarmente maltrattamenti e traumi. In realtà anche questa questione, come tante altre che riguardano i cani, è più sottile e complicata di quello che si crede: è infatti comune che i cani abbiano difficoltà – con i diversi gradi e modi in cui si manifesta – nei confronti degli uomini e siano invece più sereni e rilassati con le donne, e senza avere alcuna storia di maltrattamento.

I cani, le donne e gli uomini

I traumi sono certamente un elemento che porta i cani ad avere paura delle persone e più degli uomini che delle donne perchè è statisticamente molto più probabile abbiano subito violenze, abusi, coercizione, etc. da parte degli uomini che delle donne.

Detto questo, come visto all’inizio, ad essere a disagio con gli uomini non sono solo cani che hanno subito traumi. La percezione che i cani hanno degli umani è fatta da componenti visive, auditive, istintuali, olfattive (e quindi anche ormonali) e contestuali, rispetto ai quali gli uomini e le donne sono diversi ed è stato osservato che i cani preferiscono le donne.

Vediamo meglio.

Il ruolo dell’olfatto

L’olfatto è il senso principale dei cani e gli odori sono uno strumento di trasmissione di informazioni molto importante: rispetto ad altri segnali che gli animali sociali inviano, gli odori hanno il vantaggio (per chi li riceve e sa interpretare, ovviamente) di non essere controllabili per cui sono inequivocabili.

In altre parole, le emozioni e gli stati d’animo, e quindi anche le intenzioni, che si trasmettono con gli odori non possono essere nascoste o camuffate modificando il proprio comportamento (cosa che invece si può fare, ad esempio, con i segnali visivi e sonori) per cui dagli odori, che sentono, e interpretano con tanta abilità, i cani raccolgono informazioni importanti su chi hanno davanti. E, per quanto riguarda i cani, sul fronte segnali olfattivi gli uomini sono svantaggiati rispetto alle donne.

La ricchezza degli odori

Sul fronte odori ci sono diversi fattori da considerare:

  • gli stati emotivi trasmessi dagli odori sono prevalentemente negativi (tra questi, ansia, stress, paura, etc.)
  • in generale gli uomini hanno odori molto più forti delle donne
  • quindi gli odori che gli uomini producono quando sono stressati, impauriti, arrabbiati, etc. sono più forti di quelli che producono le donne e ancora più forti per il sensibilissimo olfatto canino
  • anche quando sono rilassati, il sudore e le altre secrezioni corporee che gi uomini rilasciano contengono concentrazioni molto più alte delle sostanze che trasmettono emozioni negative
  • gli uomini hanno una molto maggiore concentrazione di testosterone, ormone associato a maggiore aggressività sia nell’individuo sia in chi gli è intorno

I cani non sono indifferenti a quello che il loro naso trasmette loro e, ci dicono gli studiosi, particolarmente i cani ansiosi che si affidano ancora di più all’olfatto per valutare chi hanno di fronte, rispondono con sospetto, disagio, se non proprio ostilità, agli odori che gli uomini rilasciano.

Anche l’ossitocina ha un ruolo

Qualche tempo fa abbiamo visto che è scientificamente provato che i cani sono come figli, lo rivelano fattori comportamentali e fisiologici.

Un ruolo centrale nel legame che si forma tra cani e umani ha l’ossitocina, detta anche l’ormone dell’amore, che come serve allo sviluppo del legame tra la mamma umana e i figli, così contribuisce a quello tra il cane e i suoi umani – i suoi livelli, infatti si alzano  sia nel cane sia negli umani già pochi secondi dopo che iniziano ad interagire (basta solo uno scambio prolungato di sguardi perchè entrambi beneficino degli effetti di questo ormone quasi magico).

I ricercatori hanno scoperto, però, che il comportamento dell’ossitocina non è lo stesso negli uomini e nelle donne quando ci sono interazioni con i cani: nelle donne e nei cani che interagiscono, si  alzano i livelli di ossitocina; non avviene lo stesso negli uomini.

Il dato è interessante perchè è emerso che i cani ricambiano la preferenza: gli studiosi ritengono che i loro livelli di ossitocina si alzano di più quando interagiscono con le donne che con gli uomini, cosa che spiegherebbe la preferenza nei confronti delle donne e il legame più forte che sviluppano con loro.

Il ruolo dei comportamenti

Uomini e donne rispondono in modo diverso in situazioni di stress sia loro sia di altri. Di fronte ad un agente stressante, gli uomini tendono o ad allontanari o ad andare contro e la loro azione è parzialmente mediata dal testosterone, ormone che promuove l’aggressività e abbassa i controlli inibitori; le donne invece tendono a reagire con comportamenti pacificatori e di accudimento, e  tendono a ridurre i rischi tramite la pacificazione.

I due diversi modi di rispondere alle situazioni di rischio non sfuggoono ai cani che, abbiamo visto in altre occasioni, perrcepiscono e interpretano come si sente chi hanno davanti e sfuggono il negativo e apprezzano il positivo. Non è sorprendente, quindi, spiegano gli studiosi, che reagiscano meglio e preferiscano l’atteggiamento non reattivo, calmo e rassicurante delle donne rispetto a quello conflittuale degli uomini.

Maggiore sensibilità

Almeno agli occhi dei cani, le donne sono superiori rispetto agli uomini anche per un altro motivo: sono generalmente più sensibili ai segnali sociali non verbali e nella relazione con i cani si traduce con una maggiore capacità di cogliere i segnali anche sottolissimi che fanno parte della comunicazione dei cani e quindi di capire come si sentono, e i cani apprezzano essere capiti.

Il ruolo dei suoni e delle vocalizzazioni

Generalmente le donna hanno un tono di voce più basso e gentile degli uomini e usano con i cani il linguaggio che si usa con i bambini, elementi che le rendono preferibili ai cani. Detto questo, gli studiosi dicono che gli uomini che si rivolgono ai cani in modo delicato e gentile sono egualmente efficaci nell’avvicinarsi ed interagire con loro.

Lauretana Satta
fonte dilei.it